Bint Al Reef, Hummus Tahina (Crema di ceci) 400gr
€2,49
- Crema gustosa e salutare a base di ceci e crema di sesamo (tahina)
- Senza glutine
- Fonte di fibre
- Fonte di proteine
- Vegan
- Completamente vegetariano e senza coloranti artificiali.
Esaurito
€2,49
Esaurito
L’hummus è la salsa mediorientale per eccellenza, ottenuta mescolando i ceci con tahina (crema di sesamo), olio d’oliva, succo di limone, aglio, un po’ di sale, spezie e aromi.
L’hummus oltre ad essere una salsa proteica e ricca di fibre è perfetto per accompagnare pita e bastoncini di verdure come antipasto o aperitivo, ma può anche diventare un ingrediente per deliziose ricette, vegane e non!
Il termine hummus deriva dall’arabo hummus (“cece”), abbreviazione del nome completo del piatto hummus bi-tahinah (“ceci con tahina”). La parola viene stilizzata in una miriade di modi, a seconda della lingua: come houmos, humus, hommus o hommos.
Molti ritengono che l’hummus abbia origine nelle stesse regioni in cui per la prima volta sono stati coltivati i ceci, ovvero l’Asia sud-occidentale e i suoi dintorni. La prima apparizione di questo alimento nella documentazione scritta risale a un libro di cucina nel Cairo del XIII secolo, anche se questa versione non conteneva né tahina né aglio. Alcuni sostengono che sia stato messo per iscritto molto prima, nella Bibbia: il Libro di Ruth (2:14) contiene un passaggio che recita: “Vieni qui, mangia del pane e intingi il tuo boccone nell’hometz”, anche se la parola si riferisce all’aceto in altre parti della Bibbia.
Sebbene sia in definitiva impossibile accertare i dettagli della storia forse antica dell’hummus, la versione dell’hummus conosciuta oggi può essere generalmente attribuita al Medio Oriente e all’Asia occidentale. Alcuni storici ipotizzano che lo stile culinario moderno dell’hummus bi-tahinah sia stato sviluppato per l’alta borghesia urbana nella Damasco siriana del XVIII secolo. Gli ingredienti classici del piatto sono anch’essi ingredienti base di queste regioni: limone, sesamo e aglio sono tutti ingredienti che sono stati, per secoli, coltivati e consumati, da soli o combinati tra loro.
Ciononostante, le sue origini rimangono una questione di dibattito in Medio Oriente, chiaramente radicata nel fervore patriottico. Nel 2008, ad esempio, un gruppo commerciale libanese ha accusato Israele di aver rubato un piatto libanese commercializzando l’hummus come cucina israeliana. Il botta e risposta sulla proprietà del cibo tra i due Paesi è stato soprannominato “Guerre dell’hummus“, mentre entrambi i Paesi facevano a gara per stabilire il Guinness World Record per il più grande piatto di hummus (dal 2010, il record appartiene allo chef libanese Ramzi Choueiri e agli studenti dell’Università Al-Kafaàt di Beirut, che hanno mescolato 10.452 kg di hummus). Se per i mass media questa competizione può apparire come una spensierata gara di bravura, per gli arabi il problema di fondo è stato posto sotto la luce più seria della tensione geografica e dell’appropriazione culturale. Come i libanesi, anche i palestinesi accusano gli israeliani di essersi appropriati non solo delle origini dell’hummus, ma anche della sua commerciabilità in Occidente, dove, grazie al successo di marchi israeliani come Sabra, la pasta salata è stata sempre più associata a Israele. La produzione e la vendita dell’hummus sono diventate industrie di massa, con un mercato globale combinato che supererà i 2,5 miliardi di dollari entro il 2020.
Ceci, pasta di sesamo, acqua, sale, regolatore di acidità: acido citrico (E330).
Peso | 410 g |
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Dimensioni | 8 × 8 × 10 cm |
Paese di produzione |
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