Le radici di liquirizia sono la parte pregiata della pianta erbacea Glycyrrhiza Glabra chiamata anche “radice dolce“. Le radici vengono raccolte in autunno dopo due o tre anni di coltivazione. Una volta raccolte, vengono lavate ed essiccate al sole per ottenere i bastoncini di liquirizia.

I bastoncini di liquirizia sono una delizia per grandi e piccini: con il loro gusto unico, sia dolce che amaro, e il piacere di masticare un pezzo di legno. Sono una caramella biologica naturale con molti benefici per la salute: contrasta i disturbi digestivi, le infiammazioni dell’apparato respiratorio e le malattie della pelle; ha proprietà antispasmodiche, antinfiammatorie, diuretiche, lassative e dolcificanti.


Uso delle radici di liquirizia:

  • Il modo più comune di consumare i bastoncini di liquirizia è quello di masticarli o succhiarli così come sono. In questo modo, il sapore dolce e leggermente amaro della liquirizia viene rilasciato direttamente in bocca.
  • Tuttavia, si possono anche preparare tisane o utilizzare in cucina per aromatizzare creme e dessert. Si può usare intera o grattugiata a scaglie con un coltello.
  • Ridotta in polvere, viene utilizzata come spezia per addolcire piatti e salse. È un ottimo dolcificante naturale grazie al suo potere addolcente e può mascherare un gusto amaro troppo pronunciato in alcune tisane.
  • Per sfruttare appieno l’efficacia della liquirizia, si consiglia di consumare da 2 a 3 tazze al giorno di infuso (con 2 g di radice di liquirizia per tazza), preferibilmente non zuccherato, oppure di masticare mezzo bastoncino al giorno.Tuttavia, l’uso dei bastoncini di liquirizia è controindicato in caso di gravidanza e di pressione alta.

Benefici e propietà della liquirizia:

  • Antinfiammatoria: anche lenitiva, la liquirizia allevia le infiammazioni dell’apparato digerente e respiratorio. Cura la gastrite e le afte. La liquirizia è efficace anche contro le infiammazioni articolari come l’artrite o le infiammazioni oculari. Come tisana, la radice di liquirizia rallenta lo sviluppo dei virus e cura la raucedine.
  • Espettorante: la liquirizia può essere utilizzata per trattare la tosse. Stimolante delle ghiandole surrenali: la liquirizia interviene nel trattamento di patologie dovute a un’insufficiente secrezione ormonale da parte delle ghiandole surrenali (cfr. morbo di Addison).
  • Lassativa: senza essere lassativa come altre piante, la liquirizia tratta la stitichezza.
  • Protettiva del fegato: due sostanze antivirali contenute nella liquirizia bloccano la moltiplicazione dei virus dell’epatite A.
  • Antidepressivo: la liquirizia ha la capacità di alleviare la depressione poiché fornisce una grande quantità di sostanze nutritive (calcio, magnesio, vitamina C, ecc.) che agiscono efficacemente sul sistema nervoso. Solleva il morale delle persone che soffrono di sindrome da stanchezza cronica ed è adatta anche alle donne in menopausa.
  • Aiuta a smettere di fumare: chi fuma può sostituire le sigarette con la radice di liquirizia. La suzione di questa pianta aiuta a ridurre il desiderio di fumare e l’ansia orale. Inoltre, i suoi componenti disintossicano l’organismo dalla nicotina e da altre sostanze tossiche che accompagnano il fumo.

Curiosità:

  • L’acido glicirrizico, noto anche come glicirrizina, è la molecola caratteristica e il componente principale della liquirizia. Ben noto per il suo potere dolcificante, da 30 a 50 volte superiore a quello dello zucchero, è anche responsabile del gusto molto piacevole e caratteristico del bastoncino di liquirizia. Per questo motivo il suo uso è molto popolare nei dentifrici.
  • Studi recenti dimostrano inoltre che la glicirrizina, l’acido 18-beta-glicirretico e la liquiritigenina, contenuti nella radice di liquirizia, hanno una potente attività antinfiammatoria e antiallergica e avrebbero quindi un potenziale lenitivo in alcuni casi di allergie cutanee. Un macerato idroglicerico di polvere di liquirizia sarebbe quindi l’ingrediente attivo ideale per lenire la pelle irritata o sensibile.
  • La liquirizia contiene anche numerosi flavonoidi noti per la loro attività antiossidante e per la loro capacità di bloccare i radicali liberi e di combattere la perossidazione lipidica, un aspetto molto interessante dal punto di vista dei prodotti anti-età e lenitivi.
  • Infine, si sostiene che la glabrene e l’isoliquiritigenina abbiano un’attività di inibizione della tirosinasi, enzimi coinvolti nella biosintesi della melanina; ciò rende la liquirizia un ingrediente privilegiato nello sviluppo di prodotti schiarenti per la pelle.
  • È importante notare che un’ingestione regolare e significativa di glicirrizina (più di 1 g al giorno) non è raccomandata in caso di pressione alta.

Storia della liquirizia:

Molto amata dai bambini e da alcuni adulti, la liquirizia è una pianta utilizzata da migliaia di anni nella medicina tradizionale cinese, dove è nota per stimolare l’energia vitale, o qi. La liquirizia viene utilizzata nella composizione di molti preparati medicinali per armonizzarli. Molto apprezzata anche dai Greci, che la chiamavano Glycyrrhiza, letteralmente “radice dolce”, la liquirizia è stata molto presto oggetto di un importante commercio. I Romani la usavano per schiarire la voce. Tuttavia, non fu coltivata fino al Medioevo, quando cresceva spontaneamente. Da quel momento in poi, la liquirizia è stata utilizzata (insieme alla gramigna) nella bevanda “ospedaliera” servita in tutti gli ospedali.

Negli anni Cinquanta, la radice di liquirizia era comunemente usata per trattare raffreddori, bronchiti, mal di gola e altre gastriti. Da allora, non è mai uscita dal catalogo delle piante medicinali e la sua utilità nella prevenzione delle ulcere e nel trattamento delle infiammazioni dell’apparato respiratorio è stata riconosciuta dalla Commissione Europea, da un comitato scientifico tedesco responsabile della validazione delle proprietà delle piante.


Inci: Radice di Glycyrrhiza glabra.


ATTENZIONE: Queste proprietà, indicazioni e modalità d’uso sono tratte da libri o siti web di riferimento sull’aromaterapia, l’idrolaterapia e la fitoterapia. Vi si trovano regolarmente e molte di esse sono confermate da osservazioni in ambienti scientifici. Tuttavia, queste informazioni sono fornite solo a titolo informativo e non costituiscono in alcun modo informazioni mediche, né impegnano la nostra responsabilità. Per qualsiasi uso a scopo terapeutico, consultare un medico.


 

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